Da Artimino a Capannori

Da Artimino a Capannori

Seconda tappa sulla via del ferro etrusca

ARTIMINO (PRATO)
Il piccolo borgo ha una connotazione etrusca già nel proprio nome: infatti viene fatto derivare da Artume, la versione etrusca della greca Artemide.
Sia attorno al paese che nelle immediate vicinanze sono state rinvenute tracce di un importante insediamento di epoca etrusca e i molti importanti reperti sono conservati nel Museo Archeologico sito all’interno delle mura.
Fra i pezzi più pregiati per lavorazione e interesse vanno citati le piccole figure in avorio rappresentanti animali e guerrieri e il bellissimo incensiere in finissimo bucchero realizzato con una lavorazione ceramica straordinariamente sottile, tanto da sembrare lamina metallica. 

ARTIMINO – POGGIO ALLA MALVA (PRATO)
La necropoli etrusca di Prato Rosello, risalente alla fine dell’VIII e al VI secolo a.C., è caratterizzata dalla presenza di tombe a tumulo, oltre alla vicinanza con il Tumulo di Montefortini, situato a Comeana, a meno di 5 km.
Per raggiungere il sito, si procede dal borgo di Artimino in direzione di Prato Rosello, superando la Villa medicea e girando a destra verso Poggio alla Malva. Dopo i campi da tennis, si segue un lungo sentiero che offre l’opportunità di immergersi nella flora e nella fauna locali, con daini e fagiani che popolano il luogo. Lungo il percorso, è possibile osservare resti di strutture che risalgono all’antichità, sebbene non siano ancora completamente definite.
Arrivati a un’ampia radura lussureggiante, si segue un sentiero appena segnato nella roccia viva che conduce alla necropoli.
La discesa verso il sito offre un’esperienza unica, permettendo ai visitatori di avvicinarsi alla storia e alla cultura degli antichi Etruschi. 

CAPANNORI (LUCCA)
Nel 2004, durante lavori di ampliamento dell’inceneritore di Capannori (Lucca), fu fortuitamente rinvenuto un tratto eccezionale della Via del Ferro. Si tratta di circa 300 metri di strada ben conservata, risalente alla fine del VI secolo a.C. e agli inizi del V secolo a.C. La peculiarità di questa scoperta risiede nello stato di conservazione: basoli, selciato e persino chiodi in ferro da ruota di carro sono ancora visibili, offrendo una finestra unica sulle tecniche costruttive e sul traffico dell’epoca.

Oltre al tracciato stradale, il sito di Capannori ha restituito un ricco corredo di reperti archeologici tra cui spiccano:
Ceramicheframmenti di ceramica etrusca a bucchero e a vernice nera, testimonianza dell’artigianato locale e degli scambi commerciali.
Bronzioggetti in bronzo come fibule, armi e utensili, che ci raccontano la vita quotidiana degli Etruschi.
Monetepreziose testimonianze dei sistemi di scambio e dei flussi commerciali dell’epoca.
Un’importanza storica e culturale inestimabile

Il ritrovamento della Via Etrusca del Ferro a Capannori rappresenta un evento di grande importanza per la storia e l’archeologia italiana. Esso ha ampliato la nostra conoscenza di questa civiltà antica, permettendoci di comprendere meglio le sue reti commerciali, le sue capacità ingegneristiche e la sua organizzazione sociale. La Via del Ferro si conferma come un’opera monumentale che testimonia l’ingegno e la potenza degli Etruschi, capaci di realizzare infrastrutture di grande portata per il loro tempo.

Il sito archeologico di Capannori, oltre al suo valore storico, offre anche un’esperienza affascinante per gli appassionati di archeologia e di storia.
I resti della Via del Ferro, ben conservati e valorizzati, permettono di immergersi nell’atmosfera dell’epoca etrusca e di immaginare i flussi di merci e persone che animavano questa importante arteria commerciale. 


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